SECOND LIFE CALENDAR

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venerdì 30 ottobre 2009

AngelsDemons.net - The Beginning / L'Inizio - A New Second Life Lifestyle

Presentazione ufficiale di AngelsDemons


Verrà presentato formalmente sabato 31 ottobre alle 21,30 (ora italiana, 1,30 SL Time) presso la Sala conferenze il nuovo stile di vita AngelsDemons interamente ideato dagli Owner di CSW ISland.
Sito ufficiale AngelsDemons
Video AngelsDemons


AngelsDemons.net è una nuova ed innovativa esperienza di gioco di ruolo realizzata per Second Life®
Questo progetto è stato realizzato da CatalogoSitiWeb.it (CSW) in due lingue, italiano ed inglese, così da cercare di evitare qualsiasi tipo di fraintendimento.
AngelsDemons è più simile ad uno stile di vita che ad un gioco di ruolo, poichè la regola principale da seguire è il "libero arbitrio" - così come le risultanti regole quali "azione - reazione" e il "rispetto per l'altrui libertà" -.
Ci sono ovviamente delle regole da seguire per mantenere vivo questo stile di vita, ma una volta che un essere umano diventa un immortale - anche detto sangue misto -, egli non è forzato in alcun modo a prendere anime, ad ingaggiare combattimenti contro altri nè ad avere una propria famiglia.

Tutte le informazioni si trovano sul sito AngelsDemons.net o su
Facebook

SLurl Sala conferenze CSW ISland

sabato 24 ottobre 2009

Red Drape, parole e immagini (…e prims? XD) che colpiscono

Un’altra esposizione alla Tanalois Art, questa volta nella “Sky Gallery Black”. L’espozizione – aperta dal dal 21 ottobre al 18 novembre – vede i lavori fotografici di Giulia Janus, fotografie particolari (e qui le immagini) che somigliano quasi a fotogrammi di un film sensuale in bianco e nero, lussuriosamente colorato da un drappo rosso, linea di unione fra tutte le fotografie.

Ritratti che sono anche legate a dei versi (e qui le parole) come quelli di Neruda, Saffo, Browning, Poe. Immagini e versi che sono in stretto legame ambivalente,come ci spiega Giulia, liberi di interscambiarsi il ruolo di iniziatore nella realizzazione di un’opera..
…E i prims? Eheheheh si ci sono anche quelli, perché l’intera sala espositiva è stata realizzata, come una grande installazione che contestualizza le opere, proprio dalla stessa artista.
Tutto rigorosamente parte di un vissuto, di esperienze, ombre e luci di emozioni, come troviamo nella vita, che sia reale o virtuale.










Giulia Janus
«Il mio profilo è la mia biografia : sono incoerente, instabile, umorale, incomprensibile, a volte ermetica.
Assolutamente e dannatamente imperfetta,ma nel bene e nel male sono cio' che sono.
Niente sconti. Nemmeno qui.
Non ho molto altro da dire.
Ho un solo scopo: continuare a fare solo e soltanto cio' che amo.
La mia seconda vita è una dimensione che ormai mi appartiene, una dimensione che a tratti ancora mi entusiasma.
Nessun programma. Nessun progetto a lungo termine. Solo la voglia di vedere se domani è ancora una scoperta divertente».

lunedì 19 ottobre 2009

L’emozione del metaverso paesaggio

Inquietante vedere come l’arte riesca – fortunatamente – a trovarsi ovunque, anche nella seconda vita.

All’università RL ci hanno spiegato come i bambini usino il disegno per esorcizzare le loro paure, le angosce, i rapporti con i genitori, le sorelle o i fratelli. E questo si ritrova anche negli adulti, ovviamente. Ed ovviamente con la consapevolezza da adulto che chi guarderà quell’opera, la tua opera, riuscirà forse un po’ anche a guardare dentro di te. È quindi un po’ un’arma a doppio taglio, perché se è vero che trovi artisti che si denudano al tuo cospetto, semplicemente con una mostra, è anche vero che, appunto perché consapevoli, si tenda a mostrare semplicemente la tecnica.

Vabbè, lo so, è un annoso dilemma XD

Comunque, ieri sera sono stata ad un’esposizione – anzi a quattro per essere precisa – che mi ha colpito molto, sia per il filo conduttore che lega le opere, sia per le emozioni che trapelano dai pixel.

L’esposizione è presso la Tanalois Gemini Isle , dal 17 al 29 ottobre, dove un enorme palazzone rivela delle sorprese davvero piacevoli. Ad esporre sono – uno per piano, dal piano terra - Clorinda Boucher, Mistero Hifeng, Blues Thor e La Baroque.

Tutti e quattro gli artisti si sono cimentati con il paesaggio, a volte desolato, a volte con la presenza umana, di certo con lo spirito. Se volessimo avvicinarci per un attimo all’arte “reale”, direi con tocchi di surrealismo, impressionismo e decadentismo, ma si sa che si cadrebbe in errore: l’arte virtuale appartiene al virtuale, è la sua peculiarità e ci piace proprio per questo.

“Ciancio alle bande”, lo Slurl ce l’avete, eccovi le foto dell’esposizione.

Clorinda

«Il mio viaggio nel mondo virtuale di Second Life continua riservandomi ancora emozionanti sensazioni che spero di riuscire a trasmettere e condividere con tutti voi .

Grazie alla lungimirante passione di Aloisio e Tani per l'Arte in tutte le sue sfaccettature mi è data la possibilità di esporre alcuni dei miei lavori fotografici che ho scelto con cura per cercare di "emozionarVi" (concedetemi il termine), spero vivamente di riuscire nell'intento e mostrarVi cn i miei "occhi" ciò che vedo.

Un ringraziamento particolare e di cuore a tutti coloro che avranno la bontà di onorarmi di una loro visita. http://www.flickr.com/photos/34807945@N06/?saved=1 »

Mistero Hifeng

«Scattare una foto e’ come dipingere una parte del mio “Io”, in real life riesco a farlo putroppo limitatamente lavoro permettendo...

In Sl cerco di immortalare attimi che mi regalino un emozione e spero che questa venga trasmessa a chiunque si soffermi a guardare i miei lavori.

Posso raccontarvi che quasi sempre le mie foto viaggiano in parallelo con il mio stato d’animo , posso avere voglia di fiori e colori fantastici come desiderare un punto fisso nel blu ma che in quell’attimo puo’ significare molto di piu’ di un arcobaleno.

http://www.flickr.com/photos/incognitadelmistero »


Blues Thor

«Nato nel novembre 2007 ho scoperto SL molto lentamente.

Ho speso la maggior parte del mio tempo nell'esplorare, raccogliendo oltre cento landmarks dei posti più belli mai visti su SL, che mi hanno spinto a riscoprire l'antica passione per la fotografia.

Oggi cerco di trasformare gli scatti fatti su SL, in fotografie che sembrino real.

Un mio stile personale, nato per caso, che tento ogni giorno di migliorare e affinare.

Fare una foto, vedendo quella che sarà l'immagine finale nella propria mente, e riuscire successivamente ad ottenerla è la soddisfazione più grande.

Non è un lavoro essere fotografo su SL, ma un piacere.

Non lo farei mai solo per guadagno. Il pagamento che ricevo è sentire il sincero apprezzamente di chi commenta il mio lavoro».

La Baroque

«La Baroque nasce nell'agosto 2007. Appassionata di fotografia, dopo qualche mese di "sniubbamento" e di viaggi in SL inizia a fotografare quello che la colpisce e la stupisce di questo mondo. Da un anno e mezzo gioca con l'editor, col photoshop, posta su Koinup...e questo è il risultato! :)

Uno dei suoi lavori "Cataclysm's skyline" si è classificato secondo al contest fotografico di Burning Life 2009 "SL is burning"».

venerdì 16 ottobre 2009

Sarka, quando i sentimenti attraversano il monitor


...Vi siete mai innamorati di una persona conosciuta telematicamente? Come ci ha cambiato la rete? E noi come ci cambiamo per la rete?

Confesso che anche io stavo scrivendo un libro su Second Life, ma dopo aver letto Sarka ho pensato che il "mio libro" fosse stato già scritto.
Sarka di Claudio Forti, edito dalla Di Renzo Editore, è un connubio perfetto fra chi già conosce Secon Life e chi invece non ne ha mai sentito parlare. Rende perfettamente le emozioni di un avatar che entra per la prima volta in questo mondo virtuale, scopre che si può volare e si sente onnipotente, tornando poi coi piedi per terra quando "scopre" che per alcuni avatar è "soltanto un niubbo", conosce l'amore virtuale, quel fremito che senti dietro la schiena e all'altezza dello stomaco quando, girovagando fra Egitto, piazze e spiagge sconfinate, ti arriva un IM di una persona speciale.
Senza perdersi in descrizioni tecniche inutili al romanzo (ad esempio come si fa a cambiare i capelli), mostra le diverse sfaccettature della seconda vita dando un anima all'avatar che, nato come essere staccato dal suo creatore, finisce per cedere il posto alla vita reale, a quel "languore adolescenziale", come dice l'autore, che ti fa tornare sentimentalmente vivo, che ti fa vivere emozioni prive di ogni razionalità.

Popolo di internauti, vi sarà capitato almeno una volta di conoscere una persona speciale tramite internet, d'altronde io ormai 10 anni fa tramite mIRC conobbi il mio attuale marito...! Ecco, se le chat erano un posto brulicante per gli incontri, Secon Life è l'ennesima potenza delle chat. Sarà perché ci si pone non come testo, ma come personaggi 3D, sarà perché è possibile ricreare un ambiente romantico con spiagge e tramonti dove poter ballare un walzer abbracciati per tutta la notte, piuttosto che uno sfondo bianco sul proprio monitor. Sarà, fattosta che, ormai in un anno e mezzo, di storie ne ho viste diverse. Nascono amicizie, quelle vere, quelle che ti mancano anche se, in realtà, di persona non vi siete mai visti.
Certo, non è tutto oro quello che luccica, non vogliamo vendere un prodotto come buono al 100%, anche Second Life ha le sue pecche, ma non per colpa di certo del programma, quanto per la realtà, che si insinua sistematicamente fra i pixel del mondo virtuale.

Tornando a Sarka «I personaggi - spiega l'autore - rappresentano l'umanità trasformata e trasmutata attraverso quella che è l'esperienza di un virtuale. Il carattere vero è mascherato da un carattere virtuale, Second Life mi ha incuriosito proprio per questo motivo: il concetto di estremizzazione della maschera, il concetto di maschera/volto, finzione/realtà, quel dualismo strano che porta l'individuo ad essere diverso da quel che è poi nella realtà. Sarka mostra da subito - interessantissima per uno scrittore - la dicotomia fra il suo avatar e la vita reale. Nasce come storia d'amore ma diventa quasi un thriller con la ricerca del volto dietro quella maschera e dei sentimenti».

Sarka riporta in un balletto di vicende molte storie realmente accadute, filtrate attraverso la fantasia di scrittore, storie di amicizia con una Escort, Naadirah, che ci fa capire quanto siamo stupidi noi umani quando giudichiamo prima di conoscere realmente una persona (o un avatar), la storia d'amore con Sarka, che non vi riveliamo perché vale la pena, davvero, di essere vissuta.

Il romanzo di Forti, oltre ad essere ovviamente un bel libro da leggere, fresco, scorrevole, intrigante, fa riflettere sul rapporto che l'uomo ha con internet, con il virtuale: «Internet - spiega l'autore - ha cambiato molto il sistema di comunicazione, di relazione fra lgi individui, dove gente dello stesso paese, ma anche di paesi diversi, si incontrano. Internet è il frutto della globalizzazione: mentre prima si comunicava con la gente della famiglia, del quartiere, del paese, ora si comunica più facilmente con le persone dall'altra parte del mondo che con i vicini di casa».

Nota sull'autore:
Claudio Forti, medico ematologo, già corrispondente, in giovanissima età, di quotidiani quali Il Tempo di Roma e di agenzie quali l'Ansa, si dedica, ormai da diversi anni, a tempo pieno, alla scrittura. Ha scritto tredici testi teatrali, tre libretti per opere liriche, l'adattamento per l'Italia dell'"Edmund Kean" di R. Fitzsymons, un testo teatrale "L'uomo dei sogni" e un romanzo: "Sarka", in fase di pubblicazione (Di Renzo Editore).

Titolo: Sarka
Autore: Claudio Forti
Editore: Di Renzo
Anno: 2008

>> Sarka, sito ufficiale
>> Claudio Forti, sito ufficiale
>> Di Renzo Editore

Il turismo virtuale interagisce col reale

“Cara, dove andiamo quest’estate?” “Pensavo di andare in campeggio” “Bene, mi piace! Avevi già qualche idea?” “Bhè, si, ho appena visitato le strutture su Second Life, ti ci porto? Vado e ti tippo!”


Città virtuali, musei virtuali, negozi virtuali, la magia di internet ci permette ogni giorno e comodamente da casa di poter navigare verso qualsiasi meta. Il turismo online è la nuova frontiera del web, e se prima c'erano i tour virtuali, ora c'è anche la possibilità di interagire con il virtuale.

Il turismo virtuale che conosciamo, e per fortuna che esiste, dà la possibilità, ad esempio ad un museo, di realizzare un tour virtuale, attraverso fotografie o video, che - oltre a dare la possibilità di visitare il museo anche a mille chilometri di distanza - dà la possibilità di poter far visitare le esposizione temporanee che verranno disinstallate.

Portiamo l'esempio di SYNTHRAVELS, "un'agenzia di viaggi nei mondi virtuali ideata da Mario Gerosa, autore del libro Mondi virtuali (Castelvecchi, 2006), che ha lavorato per anni nelle maggiori riviste di viaggi e di turismo, approfondendo la conoscenza di questi temi. Il progetto è stato messo a punto da IMILLE, un'agenzia di comunicazione di Milano con una visione creativa proiettata verso le nuove realtà del mondo digitale", leggiamo.

Proiettandoci su Second Life, troviamo un altro modo di utilizzare il virtuale, forse meno poetico di un viaggio virtuale a Parigi, ma comunque efficace.

L'esperienza è quella del Centro Vacanze Verde Mare di Marina Palmense, in provincia di Fermo, nelle Marche, che ha deciso di investire una parte della propria pubblicità proprio in Second Life, utilizzando diverse modalità di comunicazione.

Il Centro Vacanze "Verde Mare", da sempre pioniere nell'uso di nuove tecnologie, per l'anno 2009 ha allungato il suo occhio sulla novità ed ha avuto la possibilità di usare un nuovo scenario per mostrare le proprie unità abitative ai propri clienti o possibili clienti, dando l'opportunità di visitarle in modo divertente e confortevole, poichè possono farlo direttamente da casa propria. Il progetto vede tre parti fondamentali, la cui base è stata la realizzazione delle unità abitative in 3D in Second Life, realizzate dai due soci Marco Orlandoni (Art director costruttore/builder) e Lorenzo Renzulli (programmatore/scripter) di CatalogoSitiWeb.it.

La riproduzione in scala delle unità abitative 3D è stata poi utilizzata in tre modi. Il primo in modo grafico: sul catalogo cartaceo, infatti, invece di utilizzare la classica ricostruzione della piantina in 2D, sono state proposte le fotografie delle unità abitative in 3D, che rendono maggiormente la spazialità delle stesse. Il secondo è video: sul sito web e su YouTube del centro vacanze Verde Mare, infatti, sono stati pubblicati i video realizzati direttamente all'intero di questa realtà virtuale, mostrando la ricostruzione dei modelli delle strutture ricettive in maniera dinamica.
Non ultima, la possibilità per le utenze di visitare direttamente on-line tramite il download gratuito di Second Life queste strutture ricettive, in maniera semplice grazie all'uso di una guida pubblicata sul sito web del centro vacanze.
Le strutture 3D realizzate sono molto simili a quelle reali (qualità di dettagli alta) e completamente funzionanti, ovvero porte e finestre possono essere aperte, le tende tirate e ci si può sedere sulle sedie, così da poterle vivere ancor prima di abitarle. Alle ricostruzioni è possibile accedere attraverso lo stand del Verde Mare virtuale presso la CSW Island, dove è anche possibile lasciare la propria firma sul libro degli ospiti, che verrà recapitata da Second Life direttamente via e-mail al Centro Vacanze.

Nella sezione dedicata del sito www.centrovacanzeverdemare.it è possibile visionare il progetto realizzato, sempre visitabile nell'isola della CSW Island, mentre sul catalogo cartaceo, distribuito in 20 mila copie alle fiere più rilevanti del turismo, è possibile vedere l'ottimo risultato cartaceo della ricostruzione. È possibile richiedere il catalogo anche telefonando al Campeggio stesso.

Per chi già conosce Second Life, ecco lo SLUrl per lo Stand del "Verde Mare" dove poter visitare le strutture ricettive 3D:http://slurl.com/secondlife/CSW%20Island/189/24/23.

Un esempio di video - http://www.youtube.com/watch?v=tabuaAols2I

mercoledì 14 ottobre 2009

Reportage: il Fantasy fra reale e virtuale alla galleria Arte libera


Due mostre fantastiche (in entrambe le accezioni del termine) alla galleria Arte Libera: Peter Okame e Roberto Kusterle.


Ci penso spesso: se non vivessi in Second Life non avrei modo di visitare mostre lontane dalla mia realtà per confini chilometrici dalla mia residenza, anche in orari strambi, come l'una di notte, orari in cui effettivamente le gallerie sono chiuse. E non avrei neanche la possibilità di conoscere gli artisti. Virtualmente, certo.

A darcene la possibilità questa volta è Simba Schuman, Owner della galleria "Arte Libera" in Second Life, che presenta due artisti tecnicamente diversi fra loro, ma vicini per il mondo fantastico: Peter Okame presenta "Fantasy world : the life I wish", Roberto Kusterle presenta "The im-possible worlds of Kusterle".

La prima esposizione, al pian terreno, è quella di Peter Okame (Peter Octavian). L'artista restituisce attraverso le sue opere la bellezza affascinante dei mondi 3d. Non sono fotografie realizzate su Second Life, ma vere realizzazioni 3d nel mondo fantasy: colorate farfalle, dentini vampireschi, demoni e angeli, espressioni piene che nulla hanno da invidiare a quelle reali e che riflettono alla perfezione il concetto che su Second Life puoi decidere chi essere e come essere per rappresentare la nostra personalità.




La seconda esposizione, quella di Roberto Kusterle (in collaborazione con l'AS Museum in sl) è recentemente anche in mostra alla MC2 Gallery di Milano. Kusterle attraverso le sue foto ci porta in un mondo di corpi immaginario, irreale, dove però non tutto è bello e speciale, anzi, mostrano inquietudine, angoscia. Anche qui il collegamento ad una vita parallela, come potrebbe essere Second Life, grazie alla creazione di ambienti come fossero mondi paralleli al nostro.

«L'importaza di avere due artisti reali che espongono in Second Life opere reali è grande - afferma la curatrice Simba - proprio perché è il segno che anche il mondo dell'arte real inizia ad interessarsi ai metaversi paralleli».

Ma perché aprire una galleria d'arte in Second Life? Simba ci spiega il suo perché
«Ho deciso di aprire due anni fa una galleria d'arte in sl perchè sono da sempre un'appassionata d'arte e anche un po' spinta a farlo da un mio caro amico di secondlife, nonchè grande artista, Massimo Blinker con cui spesso mi ritrovavo a confrontare pareri e opinioni su questo tema».

E qual è il rapporto fra arte in Second Life e arte in real Life?
«Nella mia galleria ho scelto di creare due sale distinte, una per l'arte in sl (o digitale in senso lato), l'altra dedicata all'arte rl. Penso che sl sia una piattaforma molto interessante per l'arte digitale, che sicuramente è una delle direzioni che il mondo dell'arte contemporaneo sta prendendo. Mentre per tutto ciò che è rl secondlife è uno strordinario mezzo di promozione. Kusterle è un artista molto famoso, ma forse con sl ha raggiunto un pubblico che attraverso i canali tradizionali non lo avrebbe mai conosciuto. Ultimamente, poi, sto vedendo delle commissioni interessanti fra arte rl e sl che talvolta hanno risultati davvero coinvolgenti».


Infine due parole sulla Galleria Arte Libera su Second life, e quali usare se non quelle della stessa gallerista? «Crediamo nell'espressione artistica come mezzo per comunicare emozioni, in assoluta libertà, al di là della forma artistica prescelta. E crediamo nello stesso tempo che l'arte non debba parlare solo a pochi addetti, ma debba riuscire a raggiungere chiunque abbia il desiderio di avvicinarvisi. La mia galleria omonima in Secondlife è un covo gitano, frequentato da gente poco raccomandabile... a volte chi apparentemente può sembrare poco interessato alla cultura la sente invece in maniera viscerale... ».

Intervista a Gleman Jun, l'artista dai capelli blu

Un nuovo mondo che abbatte le barriere del tempo e dello spazio, un nuovo mondo che - come sempre, purtroppo - in Italia arriva "tardi" e spesso non viene utilizzato al meglio delle sue prerogative. Un nuovo mondo che è anche in grado di diffondere l'arte - reale e virtuale - permettendo la fruizione a tutti gli utenti collegati, da qualsiasi parte del pianeta si trovino.
Portiamo l'arte virtuale di Second Life nel reale, intervistando uno degli artisti più stimati e meritevoli - stranamente italiano! - che, da autodidatta, è riuscito a realizzare opere davvero particolari, in grado di incantare l'occhio di chi le guarda, di ipnotizzarlo, come avrete modo di leggere.
Gleman Jun è nato l'8 agosto del 2007 (data di nascina nel mondo virtuale di Second Life), ha studiato presso l'italiana Seconda Learning, ha avuto esperienze come costruttore, passando poi all'arte «la grande passione che ha dimostrato sin dalla sua infanzia in RL». (E questo è uno dei pochi se non l'unico collegamento con la Real Life di Gleman che ci è dato di avere. Gleman infatti divide le due sfere, vita virtuale e vita reale, non creando un "personaggio" a sé stante su Second Life, ma non facendole interagire). L'esperienza di Gleman Jun nell'arte parte grazie alla promozione del mercante d'arte Lion Igaly, all'età di 4 mesi. Da lì è partito un percorso in salita per quanto riguarda l'esperienza artistica, con mostre organizzate in tutta Second Life: Capri, Venezia, Porto Cervo, Milano, Salerno, Roma, New York, Parigi, e altri paesi, che presto attirato l'interesse di molte persone. Ora espone in più di 70 posti diversi.

Probabilmente non sono un'esperta di arte in Second Life, ma posso dire che l'arte di Gleman può essere divisa in diversi "filoni", dal frattale alla fotocomposizione, fino anche a toccare il pop futurismo. Definizioni che nulla hanno a che vedere con le classiche definizioni che siamo abituati a intendere, visto che questa arte è virtuale, ma che più facilmente possono condurre all'osservazione.
La peculiarità dell'arte in Second Life è quella che vede l'artista essere davvero come la sua opera: spesso leggendo recensioni di poesie, sculture, quadri leggiamo che l'artista si è compenetrato nella sua opera, leggiamo che la poesia rispecchia l'artista, o che lo scalpello è il prolungamento della mano dell'artista. In questo caso possiamo davvero dire che l'artista è come la sua arte: sia le opere che Gleman Jun, in questo caso, sono virtuali, sono fatti di pixel, l'uno crea l'altra usando pixel e stringhe di codice, stretti l'uno all'altra.
Tantissime sarebbero ancora le cose da dire, ma per ulteriori approfondimenti sull'artista dai capelli blu, potete cliccare i link sottostanti.
L'intervista che andrete a leggere non è propriamente nella forma consueta a Whipart, ma l'intervista proprio così come è stata realizzata, ovvero attraverso la chat di Second Life. Un grazie a Gleman per il tempo che ci ha dedicato!



[14:05] Gleman Jun: xchè sei in SL?
[14:05] Aliza Karu: è la prima domanda che ti avrei fatto io XD
[14:05] Gleman Jun: bene
[14:06] Aliza Karu: conoscevo SL da molto, prima che arrivasse in Italia diciamo, ma non avevo l'ADSL... Quando ce l'hanno messa, lo scorso anno, è stata la prima cosa che ho pensato di fare. Diciamo curiosità e voglia di poter fare cose che in RL non si possono fare per diversi motivi
[14:06] Gleman Jun: sono in SL perchè lo avevo sognato tanti anni fa, un mondo senza gravità, malattie, limiti geografici e culturali
[14:06] Gleman Jun: e quando ho scoperto che c'era veramente, ho iniziato subito
[14:07] Aliza Karu: e le prime esperienze in SL? ...Quando ti sei avvicinato all'arte, da subito o con consapevolezza dopo?
[14:08] Gleman Jun: Mah... Ero nella sandbox di indire e qualcuno mi chiede se volevo esporre da lui
[14:08] Gleman Jun: tale Lion Igaly
[14:08] Gleman Jun: da allora non ho mai smesso
[14:08] Gleman Jun: sono un creativo
[14:08] Aliza Karu: quindi la prima curiosità è stata di creare
[14:09] Gleman Jun: mi piace "materializzare" le idee
[14:09] Gleman Jun: beh si anche
[14:09] Gleman Jun: prima i rapporti umani
[14:09] Gleman Jun: l'ho visto come un grosso laboratorio di studi antropologici all'inizio
[14:10] Gleman Jun: e lo è...
[14:10] Aliza Karu: e non pensi che SL possa diventare alienante se utilizzato "male"?
[14:10] Aliza Karu: nel senso, molte persone la prendono davvero come prima vita e non come seconda
[14:10] Aliza Karu: rovinandosi spesso la vita vera
[14:11] Gleman Jun: si
[14:11] Gleman Jun: allora
[14:11] Gleman Jun: fa parte della mia filosofia
[14:11] Gleman Jun: i 2 mondi non devono collidere
[14:11] Gleman Jun: altrimenti si perde la possibilità di vivere pienamente questa esperienza



[14:12] Aliza Karu: ma nel momento in cui io e te stiamo parlando, quindi, tu riesci a mostrarmi solo Gleman e mai assolutamente quello che sei in RL?
[14:12] Aliza Karu: come fai a dividere davvero le due sfere
[14:12] Gleman Jun: Gleman è la manifestazione di me in SL senza maschere e condizionamenti
[14:13] Gleman Jun: infatti ho cercato di replicare quello che sono in RL
[14:13] Gleman Jun: modi diversi
[14:13] Gleman Jun: ma tutto
[14:14] Aliza Karu: quindi non è una vera e propria separazione intesa come fanno molti, tipo "gioco di ruolo", ma più una separazione delle due vite intesa come esperienze
[14:14] Gleman Jun: si
[14:14] Gleman Jun: sono 2 vite separate
[14:15] Gleman Jun: niente viene scambiato in teoria
[14:15] Gleman Jun: ma ovviamente...
[14:15] Gleman Jun: le emozioni non si spengono con il PC...
[14:15] Aliza Karu: è chiaro :)
[14:15] Gleman Jun: qui ho persone che mi vogliono bene e sono ricambiate
[14:15] Gleman Jun: anche se non ci incontreremo in RL
[14:15] Aliza Karu: e non hai rimpianti per questo?
[14:16] Gleman Jun: alle volte si
[14:16] Gleman Jun: anzi...spesso
[14:16] Gleman Jun: ma è una scelta
[14:16] Aliza Karu: ovvio
[14:16] Aliza Karu: ...non voglio andare oltre, era giusto per capire - e far capire - il perchè presentare un artista SL senza dire chi è in RL
[14:17] Aliza Karu: nel senso, è interessante come approccio, per certi versi ti invidio
[14:17] Gleman Jun: non è facile
[14:17] Gleman Jun: ma...
[14:17] Aliza Karu: lo immagino
[14:17] Gleman Jun: vedi quello che è qui?
[14:17] Gleman Jun: costruito in SL
[14:18] Gleman Jun: io non faccio entrare nulla da RL (tasse premium escluse)
[14:18] Gleman Jun: e niente esce
[14:18] Gleman Jun: tutte quelle che compero l'ho guadagnato
[14:18] Aliza Karu: qualcuno direbbe "mi sono fatto da solo" ;)
[14:19] Gleman Jun: sono stato fortunato
[14:19] Gleman Jun: il lavoro ideale
[14:19] Gleman Jun: ti diverti e guadagni
[14:19] Gleman Jun: mai creduto a chi spende per la "causa"
[14:19] Gleman Jun: non sono un idealista
[14:20] Gleman Jun: adoro creare... ma poi ci deve essere un ritorno
[14:20] Gleman Jun: le fees vengono pagate dalle vendite
[14:20] Aliza Karu: essere artista in SL che significa?
[14:21] Gleman Jun: significa una pressione enorme...
[14:21] Gleman Jun: un numero di impegni assurdo alle volte...
[14:21] Gleman Jun: ho passato periodi in cui esponevo in 4 posti alla settimana
[14:21] Gleman Jun: e poi...
[14:21] Gleman Jun: l'invidia dei "colleghi"
[14:22] Gleman Jun: gli artisti non mi piacciono molto
[14:22] Gleman Jun: ormai non ho quasi più artisti tra gli amici
[14:23] Gleman Jun: purtroppo
[14:23] Aliza Karu: l'invidia è a prescindere che sia SL o RL
[14:23] Gleman Jun: qui tutto è accelerato ed amplificato
[14:23] Aliza Karu: anni fa gli artisti si incontravano e scambiavano esperienze, ora non è più così
[14:23] Gleman Jun: ora è un continuo voler prevalere...
[14:24] Gleman Jun: e l'arroganza te la raccomando.
[14:24] Gleman Jun: assurda
[14:24] Gleman Jun: il classismo poi...
[14:24] Gleman Jun: tipico prodotto della provincialità italiana..
[14:24] Gleman Jun: ho mollato tutto
[14:24] Gleman Jun: adesso lavoro quasi solo all'estero
[14:24] Aliza Karu: quindi le stesse problematiche che ha l'arte in RL ci sono anche in SL... non è paradisiaco il quadro
[14:25] Gleman Jun: non lo è
[14:25] Gleman Jun: certo...
[14:25] Gleman Jun: viene visto come una stella del cinema qui...
[14:25] Gleman Jun: ma alla fine si rimane soli ..
[14:25] Gleman Jun: io ho cambiato quando mi sono accorto della cosa
[14:26] Aliza Karu: in che senso hai cambiato, hai modificato il modo di rapportarti?
[14:26] Gleman Jun: in realtà sono sempre rimasto lo stesso dall'inizio solo che ho cambiato compagnie
[14:27] Gleman Jun: adesso non parlo di lavoro con le persone amiche. Mi piace , mi esalta , mi completa creare ma...
[14:27] Gleman Jun: ci deve essere qualcosa di altro
[14:27] Gleman Jun: in SL
[14:27] Gleman Jun: viaggiare, conoscere persone...
[14:27] Gleman Jun: apprendere, evolvere...
[14:27] Gleman Jun: è stupendo qui.
[14:27] Gleman Jun: il TP lo adoro!
[14:27] Gleman Jun: ahahah
[14:27] Aliza Karu: ahhaha io anche
[14:27] Aliza Karu: anche quello è creare, crearsi una vita
[14:28] Gleman Jun: sai...
[14:28] Gleman Jun: qui tutto è virtuale, dinamico, temporaneo...
[14:28] Gleman Jun: ci vogliono delle certezze....
[14:28] Gleman Jun: e quelle io le trovo nelle persone.
[14:28] Gleman Jun: per questo sono diventato più attento
[14:29] Gleman Jun: adoro prendermi cura degli altri
[14:29] Gleman Jun: ho persone che sono uscite da SL da tanto e mi chiamano via mail...
[14:29] Aliza Karu: è una delle manchevolezze di alcune persone di SL
[14:29] Gleman Jun: questo vuol dire successo per me.
[14:29] Aliza Karu: ...ma dare l'email a qualcuno di SL non significa far collidere le due vite?
[14:30] Gleman Jun: qui mi sono preso delle licenze...
[14:30] Gleman Jun: mail, facebook, blog..
[14:30] Gleman Jun: si uso la RL
[14:30] Gleman Jun: per i rapporti
[14:30] Gleman Jun: rimango sempre nell'ambito web 2.0
[14:30] Aliza Karu: e portare l'arte di SL in RL?
[14:30] Gleman Jun: si lo sto pianificando
[14:31] Aliza Karu: nel senso, se comunque si riesce a mantenere questo genere di rapporti con le persone, l'arte non dovrebbe avere confini
[14:31] Gleman Jun: sto valutando metodi, tecniche e costi
[14:31] Gleman Jun: non sarà facile
[14:31] Gleman Jun: ho avuto offerte del tipo...
[14:31] Gleman Jun: nulla in Italia purtroppo
[14:32] Aliza Karu: l'Italia si fa sempre riconoscere
[14:32] Gleman Jun: siamo un popolo di artisti per definizione
[14:32] Gleman Jun: ma a livello organizzativo...
[14:32] Aliza Karu: ma ti pongono problemi per l'identità o perchè è lo strumento (SL) che non viene capito
[14:33] Gleman Jun: ci sono classi sociali tra gli italiani...
[14:33] Gleman Jun: dove il non far conoscere la tua identità RL è foriero di critiche e spesso di emarginazione
[14:33] Gleman Jun: io poi che non uso neanche la voice...ahahaha
[14:34] Aliza Karu: ehhehe neanche io ;)
[14:44] Aliza Karu: qualcuno è mai rimasto ipnotizzato nel guardare? :p
[14:44] Gleman Jun: si
[14:45] Gleman Jun: ci sono persone che addirittura vengono qui prima di uscire da SL
[14:45] Aliza Karu: non ti offendere per il paragone, ma è come stare a guardare un acquario con dei pesci tropicali
[14:45] Gleman Jun: si imbambolano
[14:45] Aliza Karu: o il caleidoscopio
[14:45] Gleman Jun: sisi hai ragione
[14:46] Aliza Karu: la tua prima opera qual è stata
[14:49] Aliza Karu: come hai imparato
[14:49] Gleman Jun: da solo
[14:49] Gleman Jun: solito autodidatta
[14:51] Aliza Karu: se dovessi dare un consiglio ad un neofita che vorrebbe avvicinarsi all'arte in SL, cosa gli diresti
[14:51] Gleman Jun: molte notti insonni
[14:51] Aliza Karu: XD
[14:51] Gleman Jun: e non solo per far sesso
[14:51] Gleman Jun: ahahaha
[14:51] Aliza Karu: ahhahha
[14:51] Gleman Jun: passione
[14:51] Gleman Jun: visione
[14:52] Gleman Jun: energia
[14:52] Gleman Jun: la tecnica ti rende libero ma non è tutto
[14:57] Aliza Karu: hai ma fatto performance oltre che esposizioni?
[14:57] Gleman Jun: di che tipo?
[14:58] Aliza Karu: stavo telecamerando di la e vedevo l'opera 3D.. mi è tornata in mente un'artista che faceva performance, indossando a ritmo di musica opere di questo tipo
[14:58] Aliza Karu: particles, script, suoni
[14:58] Gleman Jun: allora...
[14:58] Gleman Jun: i particles... sono da fare, cerco di non usarli ancora.
[14:59] Gleman Jun: script li realizzo io
[14:59] Gleman Jun: suoni...qualcosina
[14:59] Gleman Jun: devo decidermi se passare alle creazioni "immersive"
[14:59] Aliza Karu: si, intendevo qualcosa del genere XD
[14:59] Gleman Jun: ma il fatto che ci penso è già indicatore che non mi convincono
[14:59] Aliza Karu: non sono una grande esperta di SL arte XD
[15:00] Gleman Jun: neache io!
[15:00] Aliza Karu: (se possa esistere poi l'esperienza nell'arte)
[15:00] Gleman Jun: ahahaha
[15:00] Aliza Karu: ma si
[15:00] Aliza Karu: siamo tutti critici
[15:00] Aliza Karu: ognuno è critico del suo gusto
[15:00] Gleman Jun: infatti
[15:00] Gleman Jun: qui basta mettere su 4 pareti e chiamarlo museo
[15:00] Aliza Karu: Grazie per il tempo che ci hai dedicato :)



Perchè



Quando decido di fare una cosa, in genere, è perchè penso di ottenere risultati positivi.
Anche perchè effettivamente se facessi cose per ottenere risultati negativi dovrei farmi curare XD
Fatto sta che era diverso tempo che pensavo di aprire un blog che racchiudesse le mie esperienze in Second Life, per raccontare le mille meraviglie (ma anche no) di questa seconda vita.

Per la serie "parli ora o taccia per sempre", in RL sono una giornalista, ho 31 anni, sono felicemente sposata, sono pazza, amo scrivere, ma sopratutto mi piace l'idea che, anche grazie a me, qualche persona in più possa diventare parte di un altro qualcosa, leggendo me può vedere un altro punto di vista. Inutile forse, sbagliato a volte, ma pur sempre una finestra su di un mondo che si apre.