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lunedì 25 gennaio 2010

Immortal Hunters by Katy60it Cyberstar e una considerazione sull'arte

Mi è dispiaciuto non poterne scrivere prima, ma comunque eccomi. Almeno con una galleria fotografica per i posteri :p

Ho conosciuto Katy60it durante l’asta dei creativi a favore della Fondazione Pangea (mi sono aggiudicata una sua opera ghgh) ed ho avuto modo di conoscerla meglio nei giorni seguenti.

Posso permettermi di dire che Katy ha un bel carattere, è decisa ma non arrogante, ha delle cose da dire e lo fa senza annoiare, anche nelle sue opere.

Le opere fotografiche di Katy sono state esposte dal 10 al 24 gennaio nella land Empire of Nod in un contesto molto particolare, che alcuni potrebbero definire… macabro, ma gli amanti del goth come me, direbbero affascinante.
Le opere di Katy sono state accompagnate dalla raccolta di poesie di Anna Sapphire.

Katy racconta che già nella sua RL era appassionata di grafica e fotoritocco, utilizzando fotografie reperite sul web. Entrata poi in SL ha iniziato a fotografare gli avatar, «iniziando così a dedicarmi alle opere grafiche che io chiamo "puzzle emotivi", ossia opere di "Blend", tecnica di fusione di immagini, effetti, pennelli, maschere, forme... il tutto unito da tanta tanta fantasia».
In SL è anche builder di opere scultoriche, visibili presso il suo studio e in mostre in giro per SL.

E se proprio vogliamo far cultura, permettetemi un collegamento con la RL. Sempre durante il periodo natalizio, anche un altro artista si è cimentato con.. un cimitero, tirandosi però dietro – come dice la collega Cinzia nel suo pezzo - una scia di polemiche infervorate e di accuse più svariate: mancanza di rispetto per i defunti, blasfemia, trovata pubblicitaria.

L’intendo di Francescomaria Di Bonaventura era invece quello di «lanciare un messaggio sociale: celebrare la morte dell'Arte contemporanea, accendendo così anche i riflettori sulle difficoltà che incontrano tanti artisti nel vivere l'attuale panorama culturale nazionale, in cui è sempre più difficile trovare possibilità di ascolto e di espressione».

Questo secondo me è un ottimo (per così dire) esempio di come si vive l’arte in Italia e di come la si vive su Second Life, dove “tutto è permesso, tanto siamo avatar”.

A volte vorrei proprio che questo divario non ci fosse, e che la cosidetta “opinione pubblica” ragionasse prima di parlare XD















mercoledì 6 gennaio 2010

Touch your creativity: Gleman Jun a Tanalois

Non credo sia necessario aggiungere parole alla mostra di Gleman Jun, presso la Tanalois Art sezione summer. Come sempre se Second Life stupisce, la creatività “applicata” a SL è qualcosa di appassionante che guarderesti per ore, in questo caso che guarderesti per ore come succede quando si passa davanti ad un acquario pieno di pesci variopinti o come quando guardi attraverso un caleidoscopio: ambiente sempre diverso, colori sempre diversi, forme, parole.

Con questa mostra Gleman porta all’attenzione le sue opere interattive, quadri che si modificano sotto gli occhi del fruitore che “decide”* con un click come trasformarli, opere che si muovono con apparente caos, apparente perché solo poi si riesce a vedere l’opera finale, anche se parlare di opera finale è tecnicamente sbagliato: l’opera è tutta, proprio come una estemporanea in grado di perpetuare all’infinito, o per lo meno finchè lo stesso fruitore a decidere di smettere.
Sono due le opere che più mi hanno colpito, la prima è stata realizzata grazie a molte persone che hanno “donato” 10 secondi della propria SL, con una foto ed un testo sia scritto che registrato vocalmente, quasi una prospettiva trasversale di ciò che SL rappresenta, amore? Soldi? Realizzazione? Amicizia? Un’insieme di sfaccettature che ormai noi conosciamo bene.
La seconda si costruisce da un qualcosa che tutti, tutti e dico tutti, conosciamo: le due palline dei balli di coppia, la rosa e la blu. Quanto ci si fantastica sopra, quando ci si muove lentamente dando la possibilità ai pixel di sfiorarsi.

Ok, basta, avevo detto che non c’era bisogno di parole XD
Vi lascio ad un piccolo video e a delle foto, potete visitare la mostra presso la Tanalois art fino al 16 gennaio 2010, ovviamente a tutte le ore.

* (lo scripting è programmazione, matematica, quindi bene o male tutto è quasi sempre previsto)