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lunedì 19 aprile 2010

Io sto con Emergency. SL pure



Manifestazioni così ti riempiono l’anima.
Perché sei felice che si sia concluso – per ora – tutto bene.
Perché sei felice di vedere che non sei solo a pensarla in un determinato modo, anzi.
Perché sei felice, per un giorno, di indossare la stessa identica cosa degli altri.
Perché sei felice di vedere che puoi sentirti partecipe anche se abiti decisamente in periferia.

Ieri sera, domenica 18 aprile, ho partecipato alla manifestazione per Emergency. Era nata come manifestazione di solidarietà per poi diventare, proprio ieri, una grande festa per la liberazione dei 3 membri che erano stati arrestati.
Avevamo ragione, tutto quello che si diceva non era vero. O meglio.
Che ci sia, presupponiamo eh, una cospirazione molto più grande dietro, lo pensiamo tutti. Vogliono poter fare cio’ che vogliono, tre persone di Emergency avrebbero di certo dato fastidio, soprattutto perché, nella condizione giornalistica in cui siamo, le uniche informazioni reali a darcele erano loro.
Viene da se’ che, se devo cospirare qualcosa, la prima manovra è quella di non avere “occhi indiscreti”.
Il prezzo da pagare per la libertà sarebbe stato la chiusura del centro a Lashkar Gah. Perché?

Comunque, torniamo alla marcia. Ieri sera al grido di “EMERGENCY ORGOGLIO ITALIANO” e “GINO STRADA NOBEL PER LA PACE”, un folto gruppo ha attraversato diverse sim, partendo da Porto Cervo, che avevano dato la loro adesione alla marcia.

“Piccolo” (non mi venivano altre parole decenti e scrivibili su un blog pubblico) disguido a Roma Centro – eeeeeeh si! Qua bisogna dirle le cose – dove il gruppo della marcia pro Emergency non è stato accolto molto bene. Nonostante l’autorizzazione dell’Owner, un paio di persone che rispecchiano l’italiano medio che se ne frega di conoscere i fatti, ci ha accolto dicendo che “avevamo interrotto la loro chiacchierata con magliette e bandiere” che “con le nostre gesture stavamo disturbando” che se avessimo continuato ”non ci sarebbe andata molto bene”. E nonostante tutto, nonostante ci siano state persone che hanno avuto la pazienza di stare a spiegare per più di un quarto d’ora cio’ che stavamo facendo, niente, sono inizate a volare parolacce e diffamazioni.
A prescindere, tutto, questa è l’Italia.

Ma a me, tutto sommato, piace ricordare la giornata di ieri come le prime cinque frasi, queste idee buttate qui, su un blog qualsiasi, di una persona qualunque, in un giorno importante: quello successivo dopo la liberazione di Matteo Dell'Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani.
Io sto con Emergency.

I video http://www.livestream.com/artemente/video?clipId=pla_4ec87db2-c7fd-4f49-8ffc-fe757bf1e9e0&utm_source=lsplayer&utm_medium=ui-play&utm_campaign=click-bait&utm_content=artemente












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