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giovedì 20 ottobre 2011

2Lei: la nuova voce delle donne grida da Second Life


In un anno ci sono 365 giorni.
Nel 2010 in quei 365 giorni sono nati in Italia 561.944 bambini che hanno portato nuova vita al nostro paese.
In quegli stessi 365 giorni in Italia sono state uccise 127[1] donne la cui morte ha portato nuova vergogna al nostro paese.
Un femicidio ogni tre giorni.
Cento di quelle donne erano italiane, una era pakistana, una cubana, due filippine, due brasiliane, otto rumene e tre albanesi: tutte uccise perché donne. Uccise soprattutto da mariti, ex, conviventi, da uomini che non accettavano la fine di un legame. Uccise con coltelli, pistole, percosse moltissime, ben 25 soffocate. Dodici di quelle 127 donne erano affette da malattie fisiche o psichiche, 16 di quegli assassini soffrivano di malattie psichiche. Tre di quelle donne sono state uccise per questioni di lavoro.
Una donna ogni tre giorni.
Nel nostro bel paese, tra i migliori nelle classifiche mondiali sulla qualità della vita, sono state uccise 127 donne e quasi 30 ogni mese subiscono violenza.
Una al giorno.
Dall’approvazione nel 2009 della legge anti-stalking in Italia si sono registrate circa 600 denunce mensili per questo reato e 100 arresti al mese.
Cos’è lo stalking?
“Gli "atti persecutori", indicati gergalmente con la parola anglosassone stalking (letteralmente significa "fare la posta"), in termini psicologici sono un complesso fenomeno relazionale, indicato anche come "sindrome del molestatore assillante" e, seppur articolato in una moltitudine di dettagli, è tuttavia possibile descriverne i contorni generali.
I protagonisti principali sono: il "persecutore" o molestatore assillante (l'attore), la vittima, la relazione "forzata" e controllante che si stabilisce tra i due e finisce per condizionare il normale svolgimento della vita quotidiana della seconda, provocando un continuo stato di ansia e paura. La paura e la preoccupazione risultano, quindi, elementi fondanti e imprescindibili della "sindrome del molestatore assillante" per configurarla concretamente e darne la connotazione soggettiva che gli è propria.
I comportamenti persecutori sono definiti come "un insieme di condotte vessatorie, sotto forma di minaccia, molestia, atti lesivi continuati che inducono nella persona che le subisce un disagio psichico e fisico e un ragionevole senso di timore".
Quindi, non sono tanto le singole condotte ad essere considerate persecutorie, ma piuttosto è la modalità ripetuta nel tempo, contro la volontà della vittima, che riassume in sé il principale significato delle condotte persecutorie.
Lo stalking può presentare una durata variabile, da un paio di mesi fino a coprire un periodo lungo anche anni.”

La violenza contro le Donne può essere perpetrata non solo fisicamente. Le torture psicologiche, sono la causa di morti silenziose, di traumi inguaribili, della privazione di una vita normale per molte più donne di quante la statistica ne possa riportare.
Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate. Il sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un non partner e il 93% di quelle da partner. Anche nel caso degli stupri la quasi totalità non è denunciata (91,6%). È consistente la quota di donne che non parla con nessuno delle violenze subite (33,9% per quelle subite dal partner e 24% per quelle da non partner).[2]
2Lei vuole rompere anche quest’anno il silenzio delle donne. Quella mancata denuncia, quel segreto serbato nel terrore, quel nascondersi dietro una mano tesa. Da un ambiente virtuale silenzioso si leverà un grido composto da centinaia di voci. Per 4 giorni si susseguiranno in Second Life eventi di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’ultimo giorno, il 25 Novembre, Giornata Mondiale Contro la violenza sulle donne, si  riuniranno  tutti i partecipanti all’iniziativa per gridare al mondo reale la propria indignazione. Per unire i due mondi attraverso le voci di artisti, musicisti, autori ed organizzatori che insieme hanno lavorato perché convinti che le proprie capacità e l’impegno collettivo possano essere strumento di ribellione alla violenza. Creatività e sensibilità unite contro il silenzio.
Opere d’arte virtuale, fotografie, canzoni, installazioni, conferenze e tanto impegno per creare un ponte di solidarietà alle donne che dal Metaverso conduca ad un Mondo Reale migliore.
2Lei è un urlo: l’urlo spezzato delle donne a cui vorremmo restituire la voce.


[1] Il costo di essere donna. Indagine sul femicidio in Italia. I dati del 2010: ricerca di Laura Adolfi, Sara Giusti, Agnese Breveglieri, Elisa Ottaviani, Cristina Karadole, Virginia Venneri, Cinzia Verucci, in collaborazione con Anna Pramstrahler, marzo 2011
[2] Indagine ISTAT 2007




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